Elon Musk, il saluto nazista e le meme coin

Elon Musk: negli ultimi giorni, i social media sono stati invasi da un meme tanto controverso quanto virale ossia il gesto, interpretato da molti (me compresa) come un saluto nazista durante un evento pubblico.

Sebbene il gesto di Elon Musk in sé sia preoccupante e allo stesso tempo emblematico della piega che gli Stati Uniti (così come l’Italia e l’Europa) stiano prendendo, mi vorrei concentrare sul meme che ne è stato generato.

Perché quel meme ha un legame con il mondo delle criptovalute.

Le meme coin

Le meme coin sono criptovalute ispirate a meme o tendenze online, quasi sempre nate come parodie o scherzi rispetto a progetti più seri come Bitcoin ed Ethereum.

Nonostante la loro origine ironica e divertente, alcune hanno acquisito un’enorme popolarità e capitalizzazione di mercato grazie al sostegno di comunità digitali e celebrità.

Le più famose di queste meme coin includono Dogecoin (DOGE), nata nel 2013 come una parodia di Bitcoin basata sul meme del cane Shiba Inu, e Shiba Inu (SHIB), considerata una rivale di Dogecoin.

Le meme coin sono spesso utilizzate per speculazioni rapide, donazioni o come simboli di partecipazione a comunità online, ma a livello pratico sono volatili, così come lo sono i meme che spesso vengono sostituiti da quelli successivi e di conseguenza possono comportare degli investimenti ad alto rischio.

Elon Musk e le cripto

Tratteggiamo per un istante la figura di Elon Musk. Magnate tecnologico, inventore, genio ma anche una specie di Re Mida per il mercato delle crypto, tutto ciò che Musk “tocca” o per meglio dire, pubblica, sui social, che sia una battuta, un tweet o un meme, si trasforma in una impennata di valore per le Dogecoin.

Ora, immaginate la scena: il meme del saluto di Musk rimbalza da una piattaforma social all’altra. I video, le gif e le immagini lo mostrano con il braccio teso accompagnando il tutto con frasi sempre più assurde. E il web ama i meme discutibili.

Sempre più persone condividono quel meme e nel frattempo, i grafici del valore dei Dogecoin (o di qualunque altra moneta associata all’universo di Musk) iniziano a impennarsi.

I dati parlano chiaro: ogni volta che Musk “gioca” con un meme, le criptovalute rispondono.

In sintesi, mentre noi ridiamo e ripubblichiamo il meme sulle piattaforme mentre stiamo ci chiediamo se il gesto sia stato fatto per uno spasmo muscolare, per un attimo di follia o per un richiamo al Terzo Reich, il valore delle crypto che sono in qualche modo associate a Musk impenna.

C’è da chiedersi, a questo punto, se il gesto (ovviamente condannabile) non sia stato fatto con una dietrologia specifica, dal valore economico.

Sara Alice Ceccarelli

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